I raggi ultravioletti (UVA e UVB ) costituiscono parte delle radiazioni che giungono al suolo e possono attraversare la barriera cutanea, in particolare gli UVA arrivano al derma, mentre gli UVB arrivano all’epidermide, provocando danno diretto o indiretto al DNA.

Gli effetti sulla pelle sono di scottature e formazione di nuova melanina, che porterà quindi ad una pigmentazione ritardata, per quanto riguarda gli UVB, mentre gli UVA provocano pigmentazione immediata ma non duratura, per maturazione di melanina già esistente, e photoaging, con danno a collagene ed elastina.


Protezione solare: perché usarla è fondamentale

Risulta quindi fondamentale l’uso della protezione solare per limitare tutti questi danni fotoindotti sia alla pelle, che ai capelli, in quanto anch’essi subiscono danni irreversibili, danneggiandosi.

La protezione deve essere adeguata al proprio fototipo cutaneo, non esiste un SPF migliore, ma ognuno ha la propria protezione ideale. Inoltre la protezione deve essere applicata nella maniera corretta in tutte le zone esposte e riapplicata ogni 2 ore circa, evitando se possibile di esporsi nelle ore più calde, ovvero tra le 11 e le 15. 


Perché si formano gli eritemi solari?

Non molti sanno che la formazione di eritemi solari è dovuta ad una carenza di vitamina D3 endogena specialmente nei soggetti chiari, infatti la tendenza a subire eritemi solari è inversamente proporzionale alla quantità di melanina presente e alla vitamina D3 che viene prodotta.

Purtroppo la protezione solare, facendo da schermo, riduce molto la vitamina D3 prodotta a livello cutaneo tramite la luce solare, che rappresenta circa il 90% della vitamina D3 endogena, perché solo il 10% viene introdotta con gli alimenti.


Ma allora è meglio mettere la protezione solare o produrre una maggiore quantità di vitamina D dalla pelle?

La risposta è che è meglio mettere la protezione solare e provare ad assumere vitamina D per bocca per quei soggetti che tendono a formare eritemi frequentemente, poiché i rischi dati dalle radiazioni solari sono di gran lunga maggiori rispetto ai benefici, dati dalla formazione di vitamina D.

L’assunzione di vitamina D, che oltre a prevenire eritemi solari ha tantissime altre funzioni, dovrebbe essere con una vitamina D da fonti naturali e dovrebbe avvenire con un’assunzione giornaliera di 1000/2000 UI per facilitarne l’assorbimento.