In India è considerata una spezia sacra, tra i farmaci naturali della medicina ayurvedica. Nell’isola di Okinawa, in Giappone, dove c’è il più alto numero al mondo di centenari e ultracentenari, è un ingrediente altamente consumato in zuppe o in aggiunta al tè. È la curcuma! La curcumina, che è la molecola in essa contenuta, se non viene già ben veicolata in forme particolari ( come le forme liposomiali di alcuni integratori ), risulta molto efficace se assunta insieme alla piperina, la quale ne amplifica l’azione e ne migliora l’assorbimento senza farne un dimagrante come alcuni credono. La curcuma è invece una molecola altamente antinfiammatoria ed antiossidante, che esplica la sua azione a livello gastrointestinale, articolare o centrale, a seconda di come viene veicolata. Di recente ci sono stati dei casi di epatite e sono stati ritirati molti integratori contenenti curcuma; da alcuni studi e notizie, si ritiene che questi integratori fossero difettosi per un problema di estrazione e purezza della curcuma contenuta, non tanto per la curcuma in se. Come quasi tutti gli integratori, eccetto alcuni casi, si consiglia comunque di non farne abuso, ma di utilizzarla per qualche periodo dell’anno, con dei periodi di pausa, e di non assumerla quando vi sono problemi di calcoli renali.